Cerca sito Google
Home News Delegazione di Trani-Bisceglie-Corato LA DELEGAZIONE DI BARLETTA E DI TRANI-BISCEGLIE –CORATO IN PELLEGRINAGGIO AI MONASTERI SUBLACENSI

14/10/2018
LA DELEGAZIONE DI BARLETTA E DI TRANI-BISCEGLIE –CORATO IN PELLEGRINAGGIO AI MONASTERI SUBLACENSI

Un pellegrinaggio è l’atto volontario col quale un uomo abbandona i luoghi conosciuti, le proprie abitudini e il proprio ambiente affettivo per recarsi in religiosità di spirito fino al santuario che si è liberamente scelto o che gli è stato imposto dalla sua penitenza. Dal contatto col corpo del santo egli attende che sia esaudito un suo desiderio e di ottenere un approfondimento della propria vita personale.
Chi erano i pellegrini? Vi erano colti ed analfabeti, ricchi e poveri, vecchi e bambini, uomini e donne (che costituivano quasi un quarto dei viatores), sani e malati. È con questo spirito che iCavalieri e Dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme, appartenenti alle Delegazioni di Barlette e di Trani-Bisceglie-Corato, come gli antichi viatores si sono recati in pellegrinaggio sulle orme di San Benedetto e di Santa Scolastica, visitando i monasteri simboli dell’Ordine Benedettino.
Perché proprio sulle orme di San Benedetto e di Santa Scolastica?
Da Subiaco, nell’alta valle dell’Aniene, fino a Cassino, nella valle del Liri, toccando due dei luoghi piú significativi della vita di san Benedetto da Norcia. Due tappe: non soltanto un viaggio nel mondo benedettino, ma anche un pellegrinaggio colmo di riflessione e di incontro fraterno sui luoghi di santi popolarissimi con l’intento di approfondire la conoscenza e l’esperienza spirituale di questo grande santo, patrono d’Europa e di sua sorella Santa Scolastica.
“Cedant arma togae, concedat laurea laudiâ€, così avrebbe sicuramente sentenziato l’aprico Cicerone se avesse conosciuto la vita di uno dei più grandi Santi di tutta la Cristianità, predestinato a compiere grandi opere in un tempo di grandi conflitti; scelse l’essenzialità della vita monastica, all’opulenza alla vita agiata: prese la tonaca e consacrò se stesso al servizio del Signore.
A 12 anni fu mandato con la sorella a Roma a compiere i suoi studi, ma sconvolto dalla vita dissoluta della città, ritrasse il piede che aveva posto sulla soglia del mondo per non precipitare anche lui totalmente nell’immane precipizio. Disprezzò quindi gli studi letterari, abbandonò la casa e i beni paterni e cercò l’abito della vita monastica perché desiderava di piacere soltanto a Dio.
I Cavalieri e Dame pellegrini sono stati accompagnati e guidati nell’aspetto spirituale dal Cav. don Mauro Dibenedetto, parroco della Basilica del Santo Sepolcro in Barletta, sede della Delegazione e della Sezione Nazareth-Barletta di Barletta. Don Mauro ha dettato la traccia di riflessione che ha guidato tutti durante il pellegrinaggio: riflettere sul querere Deum- la ricerca di Dio; tema di riflessione che lo stesso San Benedetto affidava ai suoi novizi.
La visita ha avuto inizio sabato 29 settembre 2018 presso il monastero di Santa Scolastica in Subiaco dove il Santo trascorse molti anni di vita cenobitica; la visita al monastero, edificato su un piano orizzontale, a differenza del Sacro Speco – edificato in senso verticale sul costone della montagna- ha permesso di apprezzare l’architettura di molti periodi storici: dal romanico al gotico fino al secolo XX°; periodi che hanno accompagnato la storia dell’Europa.
Subito dopo il gruppo si è portato presso il monastero del Sacro Speco dove San Benedetto ha vissuto tre anni in solitudine eremitica. Questo Monastero, uno scrigno di tesori di storia ed architettura, testimonia con l’arte figurativa tutta la profondità dell’ascesi ed insieme il pragmatismo benedettino. Infatti è stato possibile ammirare gli affreschi raffiguranti la vita ed i miracoli: la correzione del monaco dissipato, san mauro che per fede ed obbedienza cammina sulle acque, il pane avvelenato, le tentazioni del santo.
Il primo giorno si è concluso con la cena in Hotel dove in un clima familiare si è festeggiato i Santi Arcangeli.
Domenica 30 settembre i pellegrini si sono portati presso l’Abbazia di Montecassino dove San Benedetto morì il 21 marzo 547. Sono stati ricevuti dal padre Abate dom Donato Ogliari – 192° successore di San Benedetto – il quale confermando la sua cordialità e disponibilità ha salutato tutti personalmente. Al termine don Mauro ha concelebrato la santa messa in Abbazia circondato dalle Dame ed i Cavalieri con le insegne dell’Ordine.
Il pellegrinaggio si è concluso con il pranzo e la partenza per Barletta.
Si è trattato di un pellegrinaggio edificante dal punto di vista umano e spirituale. La condivisione dei comuni gesti della vita ordinaria - la condivisione della mensa, il festeggiare gli onomastici, la fatica del camminare- hanno rafforzato la fraternità crociata.
La guida spirituale che ha saputo indicare la traccia di riflessione declinata in tutti i suoi aspetti durante i momenti di riflessione in comune, ha costituito il valore aggiunto per rendere il pellegrinaggio un momento edificante per il corpo e per lo spirito.



Comm. Dott. Michele Debitonto
Delegato di Barletta

Gr. Uff. Dott. Pasquale Stipo
Delegato di Trani-Bisceglie-Corato








Autore: Comm. Dott. Michele Debitonto Delegato di Barletta Gr. Uff. Dott. Pasquale Stipo Delegato di Trani-Bisceglie-Corato