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22/09/2021
Delegazione di Lecce: La Croce di Cristo, CroceVia della Vita

La Croce di Cristo, CroceVia della Vita



E' questo il titolo, suggestivo, della riflessione di don Cosimo Zecca, Arciprete Parroco della chiesa di Santa Maria Assunta in Guagnano, nominato dal Vescovo di Brindisi, S. E. Rev. ma Mons. Domenico Caliandro, Assistente spirituale della Delegazione di Brindisi-Ostuni.

La Festività dell' Esaltazione della Santa Croce ha segnato la "timida" ripresa del cammino di crescita nella fede, pur con le restrizioni imposte dall' emergenza antipandemia, dopo tanti mesi di distanziamento fisico e di isolamento, in cui abbiamo vissuto "come pellegrini"... accompagnati dalla preghiera, dalla speranza, dalle opere buone, come indicato dal Gran Maestro, Sua Eminenza Rev. ma il Signor Cardinale Fernando Filoni, "operosi nel silenzio" ed attivi per le necessità dei fratelli dell' amata Terra Santa e per le esigenze della nostra realtà territoriale, nazionale e locale, accogliendo l' invito di S. E. il Luogotenente per l' Italia Meridionale Adriatica, Cav. di Gran Croce Prof. Notaio Ferdinando Parente, per non lasciare indietro nessuno, in una "dimensione globale" (come la definisce Papa Francesco nella lettera enciclica Fratelli tutti), senza cedere alla sfiducia o alla rassegnazione passiva. Ora si tratta di non sprecare ciò che il periodo più duro della crisi per il Covid-19 ci ha insegnato: la bellezza dell' incontro, dello stare insieme ... ci siamo resi conto di quanto "contino" anche i corpi, necessariamente bloccati ed irrigiditi dietro uno schermo, una chat, un sms ... ed ora più che mai si avverte, il forte desiderio e l' urgente necessità di relazioni dirette, come è stata la formazione e la catechesi offerte da don Cosimo, perchè si deve percepire a tutti i livelli ed a tutte le età "l'emergenza educativa", vincendo la presunzione di "sapere già"... dando valore e priorità al tempo ed al tempo "a lunga scadenza" (come è il processo educativo). E capitalizzare il tempo è un esercizio che si apprende, con pazienza ed umiltà.

Così, su invito del Delegato per Lecce, nella chiesa di Santa Maria della Luce in San Matteo a Lecce, si sono riunite attorno alla Mensa del Signore la Delegazione di Lecce e la Delegazione di Brindisi-Ostuni appartenenti alla Sezione "Salento" per ricordare un' importante ed antica festività della Chiesa cattolica e di altre confessioni cristiane, che commemora la crocifissione di Gesù: non una celebrazione della morte, ma della vita che ha sconfitto la morte, della salvezza che ha sconfitto il peccato. Una festività densa di significati, che "non esalta" l' oggetto - il legno santo - strumento della sofferenza, della tortura, del supplizio, ma Colui che, morendoci nel modo più infamante per il mondo romano e scandaloso per la mentalità ebraica, è divenuto il segno di una vita offerta e spesa per Amore.

Al martirio di Gesù assistono in tanti, come ci ricorda il brano del Vangelo di Luca (23, 33-49), uno "spaccato dell' umanità": i crocifissori, un centurione che "comprende" il senso di quella morte, gli indifferenti che guardano da lontano, la gente che si fa beffe di Lui, i due ladroni, di cui uno chiede la misericordia di Dio, e Maria che abita il dolore in silenzio.

Splendida la considerazione di don Cosimo: "Oggi cambiano le croci, ma la croce resta ... il Golgota ha cambiato luogo, ma la forma e la sostanza resta sempre la stessa ... i suoi caratteri sono identici: abbandono, solitudine, violenza, silenzio, dolore, oscurità, tradimenti, paura, complotti ... c'è anche chi scappa ... ci cono i delusi ed anche i presuntuosi e i sapienti". Egli si lascia uccidere e così si uccide l' Amore. Secondo S. Luca, l' ultima parola di Gesù è una preghiera: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Se riflettiamo, "tutta la nostra vita è una consegna nelle "mani" di qualcuno: dal momento della nascita siamo affidati a mani che ci accolgono, fino al momento della morte, quando altre mani ci chiuderanno gli occhi"; tra questi due estremi, della nascita e della morte, c'è tutta una serie di "consegne": vita affettiva, vita professionale e lavorativa, matrimonio ... "Serenità, fiducia e consegna sono i sentimenti di Gesù morente ... Gesù è morto come è vissuto con la serena confidenza e la fiducia in Dio". Pertano, il cristiano deve essere sereno anche di fronte alla morte perchè sa in quale direzione sta andando al termine del suo viaggio terreno: è un "pellegrino" non un vagabondo.



Autore: Prof. Dott. Maria Gloria Zezza Rainò, Dama di Commenda con placca, Delegato per Lecce dell' O.E.S.S.G.