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29/03/2023
VIA CRUCIS DI LUOGOTENENZA - Gravina in Puglia 11 marzo 2023

Photogallery VIA CRUCIS DI LUOGOTENENZA - Gravina in Puglia 11 marzo 2023
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VIA CRUCIS DI LUOGOTENENZA
Gravina in Puglia 11 marzo 2023
La Via Crucis affonda le sue radici nell’ultimo decennio del 12° secolo, quando il frate domenicano Rinaldo di Monte Crucis, in Gerusalemme, descriveva la salita di Gesù al Santo Sepolcro attraverso “le stationes” ovvero i momenti salienti, dal luogo della condanna lungo il percorso, sino alla Sua morte sulla Croce.
La Luogotenenza per l’Italia Meridionale Adriatica dell’O.E.S.S.G. ogni anno organizza la Via Crucis, o Via dolorosa, per rivivere i momenti più drammatici e intensi di tutta la storia dell’umanità, percorrendo le 14 stationes, con letture evangeliche e riflessioni, scegliendo, laddove possibile, contesti paesaggistici che più si avvicinano al percorso che Gesù di Nazaret affrontò a suo tempo: dal momento in cui il Cristo vacilla sotto il peso della Croce che deve condurre sino al luogo del supplizio, agli incontri altamente commoventi con la Madonna, con il Cireneo, con la Veronica e con la Samaritana, fino alla crocifissione sul Golgota.
Il calvario di Cristo insegna il perdono, la condivisione e l’amore.
Quest’anno il drammatico finale cammino di Cristo, con i suoi momenti salienti, si è svolto e vissuto nel contesto architettonico dei rioni più antichi (Fondovico, Piaggio e San Michele delle Grotte) di Gravina in Puglia.
Numerose le dame e i Cavalieri, provenienti da diverse zone della Puglia, protagonisti del lungo corteo della Via Crucis.
Il Corteo guidato dal Luogotenente, S. E. Cav. Gr. Cr. Prof. Notaio Ferdinando Parente, dal Priore della Sezione “Bari Alta Murgia”, S. E. Gr. Uff. Mons. Giovanni Ricchiuti, Arcivescovo-Vescovo della Diocesi Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, dal Priore della Delegazione di Acquaviva-Santeramo Cav. Don Michele Lorusso, dal Cancelliere di Luogotenenza e Preside della Sezione “Bari Alta Murgia” dell’O.E.S.S.G., Gr. Uff. Dott. Bernardo Capozzolo, dal Cerimoniere Ecclesiastico di Luogotenenza, Comm. Mons. don Carmine Ladogana e dall’Assessore alle Attività Produttive, dott.ssa Maria Enza Schinco, in rappresentanza dell’Amministrazione civica, ha percorso il dedalo delle stradine che segnano, con le loro caratteristiche architettoniche e paesaggistiche, il costone del torrente Gravina, presidiato dal bastione e incorniciato dal ponte acquedotto , dall’habitat rupestre, dal parco archeologico con le sue numerose grotte, le chiese rupestri di San Basilio, di Sant’Andrea, di Sepolcreto o Santa Maria degli Angeli , di San Marco, San Vito Vecchio, di Santa Maria La neve, del Padre Eterno, di Santo Stefano e altre ancora tra cui spicca famosa quella di San Michele, forse la prima cattedrale di Gravina in Puglia risalente all’ VIII - IX sec. .
Le 14 Stazioni sono state scandite con canti, coordinati dalla voce preziosa dell’attore teatrale Peppino Zuccaro, dalle letture dei versi della Sacra Bibbia con intense riflessioni curate dal Priore della Delegazione Gravina-Altamura, Cav. Mons. don Giovanni Bruno.
Coronamento del suggestivo itinerario della Via dolorosa è stato il Seminario di formazione a cura del Luogotenente, S.E. Cav. Gr. Cr. prof. Notaio Ferdinando Parente, sul tema: “ROACO e cura dei Cristiani di Terra Santa”, tenutosi nell’Aula “Giovanni Paolo II”, presso l’Episcopio di Gravina, alla presenza di S.E. Reverendissima Gr. Uff. Mons. Giovanni Ricchiuti, Arcivescovo-Vescovo della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, Priore della Sezione “Bari Alta Murgia”; moderatore Gr. Uff. Dott. Bernardo Capozzolo, Cancelliere di Luogotenenza.
Già il titolo della relazione riveste carattere di “sorpresa” ed apre alla riflessione su questioni a molti sconosciute: l’acronimo ROACO si riferisce ad un Comitato, Riunione Opere Aiuto Chiese Orientali, che riunisce tutte insieme agenzie-opere di vari Paesi del mondo che si impegnano al sostegno finanziario in vari settori, dall’edilizia per i luoghi di culto alle borse di studio, dalle istituzioni educative e scolastiche a quelle dedite all’assistenza socio-sanitaria, presieduto dal Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, ed ha come Vice-presidente il Segretario del Dicastero.
Il ROACO, Comitato di coordinamento di diritto civile, è un organismo che si riferisce ad una realtà ben più complessa con riferimento alla spiritualità delle Chiese Cristiane d’Oriente, che Giovanni Paolo II definiva “l’altro polmone della Chiesa”, e con un forte collegamento all’azione dell’ O.E.S.S.G. che sostiene il Patriarcato Latino di Gerusalemme e si impegna anche per il dialogo interreligioso (ai sensi dell’art. 4, comma VII dello Statuto).
Gli interventi effettuati dal ROACO, resi possibili grazie alle disponibilità finanziarie erogate dalla Santa Sede, da Agenzie internazionali di aiuto e da privati, ricadono su un mondo “variegato”, Chiese di origine antica, spesso poco note, alcune nate in Terra Santa, espressione di una cristianità “diversa”, con particolari liturgie, culti, riti, tradizioni, percorsi di spiritualità, unificate e legate dalla spiritualità espressa dagli antichi Padri d’Oriente.
Si tratta di Chiese e comunità sorte accanto ai grandi centri dell’antichità, richiamate nei Vangeli Sinottici, negli Atti degli Apostoli, nelle Lettere di Paolo e nelle Lettere Cattoliche (Lettere di Pietro, Lettere di Giuda…): la Chiesa di Gerusalemme, la Chiesa d’Alessandria d’Egitto, la Chiesa di Antiochia, la Chiesa di Costantinopoli, la Chiesa di Persia, la Chiesa di Seleucia, la Chiesa Caldea, la Chiesa Armena, la Chiesa Copto-Cattolica…, nate nelle regioni di Palestina, Egitto, Siria, Mesopotamia, Grecia, Russia… e che, a seguito della disgregazione dell’Impero romano, si allontanarono dalla Chiesa di Roma, che riconosce il primato petrino, definita Chiesa d’Occidente a partire da Diocleziano.
La disgregazione alimentò così lo scisma con il rafforzamento della specificità delle Chiese d’Oriente, con caratteristiche sempre più autonome: ad esempio, tra le prime Chiese d’Oriente, la Chiesa d’Alessandria d’Egitto diede vita al rito alessandrino; la Chiesa di Antiochia, che sopravvive in Iraq, Giordania, USA, Canada… e nella comunità maronita (fondata da Marone, un asceta siriaco vissuto tra il IV-V secolo), citata negli Atti degli Apostoli (13, 1-3), nel VI secolo sperimentò il monofisismo, dottrina teologica, condannata come eretica, che nega la duplice natura, divina e umana, di Cristo, riconoscendo in lui la sola natura divina.
La “diversità” e la straordinaria ricchezza spirituale e culturale delle Chiese Cristiane d’Oriente, messe in luce dal Luogotenente, portano alla riflessione sull’importante valore dell’ecumenismo, sul senso di appartenenza all’umanità intera, sulla comprensione, la cooperazione, il dialogo fraterno per superare ogni forma di pericolosa “contrapposizione”, come ha sottolineato, in chiusura della manifestazione, S.E. Mons. Giovanni Ricchiuti.
A conclusione della serata, il moderatore dell’incontro, Gr. Uff. Dott. Bernardo Capozzolo, ha ringraziato S.E. il Luogotenente, l’Arcivescovo S. E. Reverendissima Mons. Giovanni Ricchiuti, la Dottoressa Maria Schinco, Assessore alle Attività Produttive in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, che ha patrocinato l’evento, al Comandante dei Vigili urbani di Gravina in Puglia, dott. Lamuraglia, ai volontari della Protezione Civile di Gravina e al Commissariato di P.S. per essere stati presenti e garantito perfettamente l’ordine della viabilità cittadina.
La serata si è conclusa con il convito fraterno consumato presso il confortevole Resort “Coluni”, alle porte della città, che ha anche ospitato molti cavalieri e dame provenienti dalle zone più lontane della regione Puglia.


Autore: Gr. Uff. Bernardo Capozzolo